PERCORSO: SAN POTITO SANNITICO – SELVAPIANA – LAGO MATESE

Livello Diff. Alto
Distanza: 78,89Km
Tempo in movimento: 4:08:18
Dislivello: 1714m

Il sentiero “rena bianca” (nella foto a destra), grazie ai finanziamenti europei, è stato interamente ripristinato nell’ambito dell’ampio progetto di valorizzazione delle ricchezze naturalistiche e artistiche del territorio. anticamente gli abitanti percorrevano il sentiero a piedi o con i muli fino alla località di selvapiana, a 1100 metri sul livello del mare. oggi gli interventi di recupero, grazie alla lunghezza del sentiero, circa 1200 metri, e alle dimensioni, da 1 a 2 metri di larghezza, lo hanno reso percorribile a piedi ma anche adatto ad escursioni a cavallo o in mountain bike che riscuotono sempre più successo tra i cittadini e gli abitanti dei comuni limitrofi. data la sua estensione durante il percorso si possono ammirare la ricca flora e la fauna dell’area protetta. gli avvistamenti più comuni riguardano scoiattoli, faine, tassi, volpi ma anche cinghiali e daini. inoltre è possibile ammirare la grande varietà di olivi, querceti, faggeti, ginepri, piante aromatiche e officinali. questo sentiero è collegato con altri percorsi che portano al lago del matese, attraverso bellissime località tra cui camporuccio, campobraca e campo rotondo.
Il sentiero “pizzone – neviere”, sentierolungo circa 6 km, è stato riaperto in seguito ad interventi di valorizzazione e recupero ambientale dell’area naturalistica matesina realizzati dalla comunità montana. esso ripercorre l’antica strada che dal centro storico saliva al castello di rupe canina. lungo il percorso, che offre panorami unici e suggestive vedute della cittadina, è possibile visitare le neviere, buche di circa 3 metri dove anticamente venivano conservate le derrate alimentari ricoperte dalla neve, e sostare in aree di ristoro attrezzate.
il sentiero “perroncello”, prende il nome dal grande masso sporgente “perrone” che sovrasta il percorso e che nei tempi antichi rappresentava, in caso di temporali improvvisi, luogo di riparo per contadini e pastori. il sentiero, rivalorizzato dalla comunità montana, è stato ricavato dal corso naturale che l’acqua piovana ha scavato da via pietra palomba sino alla strada per selvapiana. lungo il tragitto, di circa 4 km, è possibile contemplare uliveti secolari, tra i più belli dell’area matesina.